Lavorare con il Bearded Collie

Non esiste nei Beardies una dicotomia come accade in altre razze tra linee da lavoro e linee da show. Tutti i Bearded Collies con pedigree sono “da bellezza”, la differenza la fanno gli allevatori. Ve ne sono alcuni che sono interessati anche a selezionare cuccioli provenienti da genitori che abbiano superato i test di lavoro, su pecore ad esempio, o sul carattere, come avviene nei paesi scandinavi (Temperament Test). Chi decide di acquistare un Beardie e pensa di fare con lui attività sportiva dovrebbe rivolgersi quindi a questi ultimi.

Lavorare un Bearded Collie è facile, se lo si conosce.

Prima e fondamentale regola: permettergli di crescere. Non si può pretendere da un cucciolo di Beardie di comportarsi come un soldato. Non lo sarà da adulto, figuriamoci quando è piccolo. Permettergli di crescere non significa lasciarlo allo stato brado ma non gli si devono chiedere cose che non è in grado di capire e di conseguenza finire per mandarlo in confusione e renderlo poi insicuro e “spento”.

Nel cuore di un Bearded Collie c’è sempre un pizzico di indipendenza. Per lavorare sul serio, un Beardie deve avere un buon motivo per farlo, “non lavora per il lavoro”; lavora per e con il suo compagno umano; il lavoro “passa” sempre e solo attraverso il rapporto con l’uomo.

Per avere dei buoni risultati dunque, bisogna costruire, prima di cominciare qualunque disciplina, il rapporto con il nostro Beardie. Noi dobbiamo essere il suo punto di riferimento, con noi deve trovare il massimo del divertimento e dobbiamo essere riusciti a conquistare il suo rispetto. Senza queste basi non arriveremo da nessuna parte.

I tempi di attenzione e di concentrazione, quando i Beardies sono cuccioli sono molto brevi. Dobbiamo saperli sfruttare al meglio senza mai arrivare ad annoiare il nostro cucciolo ma tenendo sempre alta la sua aspettativa in attesa della volta successiva quando giocheremo con lui.

Si, giocheremo, e tanto, sempre.

Man mano che vedremo in lui allungarsi i tempi del desiderio di giocare allungheremo le sessioni di gioco. Gli insegneremo a giocare prima in casa, poi in un luogo conosciuto, poi allargheremo il raggio e lo faremo giocare dappertutto.

 

Solo quando avremo il nostro Beardie che, dimentico di ogni cosa che lo circonda, ci guarda intensamente aspettando che tiriamo fuori il suo gioco preferito, allora saremo pronti per iniziare lo sport.

Quale? Lo Sheepdog, l’Agility, l’Obedience, la Protezione Civile, la carriera espositiva o qualunque altra disciplina ci piaccia fare con lui.

Dobbiamo tenere sempre in mente che abbiamo a fianco un gentile pastore scozzese e quindi noi dovremo essere autorevoli ma non aggressivi; non dovremo mai malmenare il nostro Beardie ma spiegargli nel modo più appropriato cosa vogliamo da lui e ricordiamoci di condire sempre ogni seduta di allenamento con momenti di gioco fatto insieme. La sua risposta allora sarà pronta, veloce, allegra e performante. 

I Bearded Collies sono cani con un gran desiderio di compiacere il loro compagno umano e una grande energia da consumare, sta a noi spiegare ciò che vogliamo insegnare in modo che loro possano capire e se ciò non accade è perché noi non siamo stati abbastanza chiari o sicuri nelle nostre indicazioni.

Un Beardie che lavora con il suo umano è un Beardie felice; il legame che si crea è fantastico; lui si concederà per intero e noi non potremo far altro che amarlo immensamente. 

 

Beardies e Obedience

L’Obedience è una disciplina cinofila nata nei paesi anglosassoni nel periodo tra le due guerre mondiali, introdotta nella FCI nel 1958, è stata riconosciuta in Italia dall'ENCI nel 2002. Si tratta di una serie di esercizi, via via più complicati man mano che si sale di classe. 

Per avere un'idea di quali sono gli esercizi e della suddivisione delle classi vi rimando alla lettura dei regolamenti presenti sul sito dell'ENCI.

 

Iniziai a praticare l’Obedience con Brian (Brian of the shaggy gang), il mio secondo Beardie, nel 1998. La disciplina era agli albori; ne avevo vista una dimostrazione all’Esposizione Internazionale di Genova e me ne ero innamorata. Lavorando sodo, lui ed io riuscimmo a partecipare ad un Campionato Europeo e a due Campionati del Mondo.

 

Brian e io ai Campionati Europei a Nizza nel 1999

 

 

Lavorare con un Bearded Collie in Obedience richiede una grande pazienza e un compagno peloso ben predisposto. Come chiunque conosca ed ami questa razza sa, non è con l’autorità e la coercizione che si può ottenere qualcosa da un Beardie ma solo diventando per lui, l’amico più fidato e divertente, autorevole e sicuro, si può creare quel legame che permette al nostro Beardie di donarsi completamente a noi ed al lavoro. A differenza di un Border Collie, un Beardie ha in sé un pizzico di indipendenza mentale che fa si che a volte “veda le cose” diversamente da come noi vorremmo; non sarà mai “uno schiavo” nell’addestramento ma un collaboratore che solo una paziente costruzione “convince”  ad eseguire brillantemente la sequenza degli esercizi. Un Bearded Collie deve amare cosa fa o la farà male e con lentezza.

Per queste considerazioni, nella mia esperienza, non è bene cominciare gli esercizi veri e propri quando il cane è molto giovane. Il nostro compagno deve crescere e fare il maggior numero possibile di esperienze; conoscere gli ambienti rumorosi ed affollati; saper sopportare il caldo e la pioggia; amare profondamente il giocare con il suo compagno umano, e giocare con lui in qualunque luogo.

L’Obedience non è una disciplina né facile né auto motivante come lo è ad esempio l’Agility, quindi bisogna iniziarla quando il nostro Beardie ha con noi un legame profondo e quando noi siamo il suo punto di riferimento. A quel punto tutto diventerà facile, non esisteranno esercizi troppo complicati o noiosi. Brian poteva lavorare con me per ore, senza mai dare cenni di stanchezza o di stress, perché sapeva che il divertimento e la gioia erano il condimento principale di ogni seduta di allenamento.

 

Il fulcro dell'Obedience, al di là degli esercizi stessi, è il rapporto che deve esserci tra il cane e l'uomo. Senza di questo non si "farà mai davvero l'Obedience". Non sono sufficienti bocconi e palline, bisogna che si instauri una vera e stretta collaborazione tra uomo e cane. E' necessaria quell'armonia che permette al cane di capire da uno sguardo cosa il suo conduttore sta per chiedergli di fare; solo se il giusto feeling si è instaurato il cane sarà in grado di eseguire con gioia il suo compito. Questa magica alchimia è il fine cui miro quando guardo Cassie , la mia cucciola di Bearded Collie. Non le gare, ma la speranza di poter avere con lei l'intesa e la comprensione che c'era tra Brian e me. Le gare sono un corollario, spesso necessaria verifica del lavoro fatto, ma non sono il fine. Lo scopo è il rapporto con il cane, che deve andare al di là dei risultati e che si alimenta non solo negli allenamenti, ma nella vita di ogni giorno.

 

Quando si ha un cane che lavora in Obedience, e si passeggia con lui, spesso accade che gli sguardi umani e canini si incontrino, perchè questa è l'abitudine che si acquisisce nel lavoro. In quel momento si prova un'emozione grande, si legge negli occhi del nostro compagno la complicità, la dedizione, l'unione, la fiducia. Il cuore è invaso e la mano si poggia leggera sul capo peloso rivolto all'insù; quel muso gentile non si scosta ma resta a godere l'incontro di anime. 

Questa è l'Obedience che amo, questa è quella che intendo fare con Cassie. 


Allevare un Beardie equilibrato

Nell'ottica di farne anche un "cane da lavoro" ho cresciuto Cassie coltivando in lei la sua innata predisposizione alla collaborazione. Quando a due mesi di età è arrivata a casa ha subito manifestato un grande interesse nel cercare di capire come creare un legame con me. Era molto attenta ai miei gesti, pronta a tornare al richiamo, felice di seguirmi ovunque andassi. Quando le ho lanciato nel salotto di casa, la prima pallina, l'ha rincorsa, l'ha presa in bocca e mi ha fissato. E' stato sufficiente accucciarmi e chiamarla. Lei è arrivata con la sua palla che in cambio di un premietto mi ha lasciato. Da quel momento in poi, allungando poco alla volta i tempi di gioco, sostituendo il cibo con una seconda pallina (tolta in poche settimane) il "gioco del riporto" è proseguito con grande divertimento di Cassie. Nei medesimi giorni le ho mosso uno straccetto davanti alle zampe, lo ha "acchiappato" senza indugi e ha iniziato una vera lotta, tirando all'indietro con tutta la forza possibile nel tentativo di "vincere". E ovviamente ha vinto. Oggi a distanza di un anno e mezzo va pazza per la palla e altrettanto impazzisce per il suo straccio. Ho quindi gettato le fondamenta per una buona motivazione nel lavoro.

 

Per avere un Beardie adulto che fosse fiducioso e bilanciato, ho lavorato molto sul "richiamo" , premiandola sempre e chiamandola poco ! Ho frequentato molti parchi pubblici dove sapevo c'erano cani con i quali farla socializzare e giocare. Sono stata sempre molto attenta ai cani che incontrava, evitando quelli aggressivi o di dimensioni troppo grandi rispetto a lei. Le ho sempre permesso di venirsi a rifugiare da me quando si spaventava. Le ho insegnato che interrompere un gioco con un cane e tornare da me era sempre una buona scelta. 
Sempre in quest'ottica quando aveva circa tre mesi ha frequentato per circa dieci settimane un campo di protezione civile. Qui ha imparato a camminare su terreni impervi, a trovare l'equilibrio su dondoli, mucchi di tronchi e di macerie, passerelle sospese ecc. Ha superato la paura del rumore e il fastidio sotto le zampe attraversando piscine ripiene di bottiglie e scatole di plastica, entrando in casette sepolte e buie. 

I nostri sabati, dai suoi tre mesi al suo primo compleanno, erano dedicati al passeggio nel centro di Torino, tram, autobus, fiumane di persone, trombette, suonatori ambulanti, venditori di palloncini svolazzanti ...tutti questi stimoli aggiunti a quelli incontrati nei grandi centri commerciali, l'hanno aiutata a rinforzarsi e a non preoccuparsi. 

 

Lavorando in questo modo non è stato difficile superare il CAE 1,  impostare il fermo in piedi per le expo o i primi esercizi di Obedience. 

L'8 giugno 2014, senza alcuna preparazione specifica, all'interno della manifestazione "Quattro zampe in fiera" tenutasi a Novegro, Cassie ha superato brillantemente il CAE 1 . Si tratta di un test (Enci) che testa l'affidabilità e l'equilibrio psichico del cane. Per il regolamento e il funzionamento del test vi rimando al sito dell'Enci.

Cassie e l'Obedience



Cassie e la ricerca

Cassie e lo sheepdog

Ieri Cassie ha superato il Cant - Tanc Enci (Test Attitudini Naturali Cani Conduttori su Gregge) potete leggere qui il regolamento, sono molto contenta e soddisfatta. Visto il suo entusiasmo e il suo istinto, lo Sheepdog si aggiunge alle discipline che Cassie pratica. Non posso non assecondarla!

E così, dopo aver preparato in due lezioni il Cant, ho deciso di continuare con lo Sheepdog. La mia soddisfazione è grande. L'istinto di Cassie è forte, intatto. La sua docilità mi aiuta molto. Non so dove arriveremo, intanto stiamo lavorando per preparare l'HWT -FCI  (Herding Working Test). Vederla lavorare mi commuove, ogni volta.

Potete leggere qui il regolamento.

Dopo sole cinque lezioni...primo "walk on" e primo "penning"

Abbiamo debuttato dopo soli quattro mesi di lavoro.
Sabato 24 ottobre 2015 Cassie ha superato l'HWT e ha vinto la Classe 1 Traditional Style con 71/75 punti.
Domenica 25 ha vinto di nuovo la Classe 1 Traditional Style con 72/75 punti, aggiudicandosi quindi anche la Combinata. Giudice Sig.Radko Loucka (CZ). Abbiamo i punti per passare alla Classe 2 ma lavoreremo con molta calma. Cassie deve metabolizzare tutto il lavoro fatto.
Aldilà di questi risultati eccellenti, quello che mi rimane nel cuore è il fatto di avere avuto modo di conoscere ancora più profondamente la mia compagna grigia. Nonostante la fatica, la pressione, lo stress, Cassie è stata una lavoratrice magnifica, concentrata, attenta, docile. 


La mia storia con i Cani Grigi continua!

Gara Sheepdog a Cassine (Al) 28/05/2016 Giudice Prof. Guidobono Cavalchini, Cassie vince la Classe 2 Traditional Style con 85/100 punti e passa in Classe 3!   

Che Beardie favoloso è la mia Cassie ! <3